Inquinamento acustico aeroportuale

Il 27 luglio la Provincia di Cagliari e l’Università del capoluogo sardo  hanno illustrato, durante una conferenza stampa nella sala convegni dell’aerostazione, i risultati dei rispettivi studi  riguardo l’impatto acustico dell’aeroporto di Cagliari Elmas sul territorio prossimo al sedime aeroportuale. La Sogaer ha presentato  il sistema di centraline, di prossima installazione, per il monitoraggio in continuo del rumore aeroportuale come richiesto dalla normativa vigente in materia.


Il Prof. Ing. Roberto Devoto, docente di ingegneria dei trasporti presso l’Università Cagliari sintetizza i risultati ottenuti sull’inquinamento acustico dell’aeroporto di Cagliari-Elmas e analizza gli scenari futuri.

Dopo la presentazione degli studi - fatta nel luglio 2004 – relativi all’impatto acustico dovuto al traffico degli aeromobili nell’intorno dell’aeroporto di Cagliari-Elmas, si possono sicuramente sviluppare concetti ed ipotesi più precise e meno generiche. E’ da notare tuttavia che i risultati fisici finali e puntuali potranno aversi dopo l’entrata in servizio delle centraline e di tutto il sistema di elaborazione di cui la SOGAER si è dotata, grazie ad un finanziamento del Ministero dell’Ambiente, e che entrerà in funzione nel gennaio 2005.

Lo studio dell’impatto acustico dell’aeroporto di Cagliari è stato condotto attraverso l’utilizzo del modello INM, impiegato per il calcolo delle curve isolivello nella maggior parte degli scali europei ed americani, e raccomandato sia dalla FAO sia dall’ENAC. Il calcolo delle isolivello, redatto secondo la Normativa vigente, ha portato risultati molto soddisfacenti, in quanto le curve prodotte rispecchiano fedelmente le misurazioni sul campo effettuate sia dalla Provincia di Cagliari che dalla Facoltà di Ingegneria del capoluogo sardo. Tali misurazioni d’altra parte, seppur condotte in tempi e modalità differenti, risultano sostanzialmente simili differendo solamente di pochi dB(A), assolutamente insignificanti per i risultati e le normative di riferimento.

Dalla Facoltà di Ingegneria è stato poi sviluppato un modello econometrico di tipo probabilistico per la previsione della domanda di traffico al 2015, tale modello è stato testato e calibrato in modo scientifico riportando un’affidabilità di oltre il 95%. Le previsioni ottenute sono:

  • 3.800.000/4.000.000 pax/anno al 2015
  • 33.000/35.000 movimenti/anno al 2015
  • 115/120 pax/movimento al 2015


E’ da tenere in massima considerazione l’evoluzione tecnica delle motorizzazioni degli aeromobili che oggi producono un “rumore” in fase di decollo e di atterraggio decisamente più basso rispetto agli anni passati: infatti un moderno A320 o un 737/800 hanno un’impronta al suolo decisamente inferiore (da 3 a 5 volte in meno) rispetto ad un vecchio 737 o ad un MD80. Ad esempio un decollo di un MD82 equivale a 7 decolli di un 737NG.

In conclusione si può decisamente affermare che non esistono presupposti allarmanti per la popolazione residente nell’intorno aeroportuale - se non per l’abitato di Gilliacquas - in quanto, con l’innovazione tecnologica degli aeromobili in continua evoluzione, e dato il limitato aumento dei movimenti annui, è escluso che possano aumentare in maniera preoccupante i livelli di esposizione al rumore e quindi produrre un danno alla salute della popolazione più vicina al sedime aeroportuale.

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